venerdì 18 dicembre 2009

We all are the system canghe




Sta succedendpo di tutto a Copenhagen, da quando è cominciato il vertice sul clima

Nelle sale del vertice tremila persone: Bovè, Vandana Shiva, il rappresentante dei Navaho, le Ong dell’america latina. Obama e la sua green economy, i peasi africani e le isole Barbados e Fiji che devono fare i conti con la desertificazione e la sommersione di interi territori e con migliaia di profughi climatici. Il vertice sta per entrare nella fase cruciale: da oggi, 15 dicembre, al 18 si tengono le sessioni di alto livello dalle quali potrebbe scaturire un nuovo accordo globale sul clima. Il negoziato è aperto ma i segnali non sono positivi. E già si parla di un altro vertice a Città del Messico.
 
Fuori, nella strade di Copenhagen i movimenti da tutto il mondo mettono in primo piano la necessità di cambiare il mondo. Dall'inizio del forum ogni giorno ci sono state manifestazioni, azioni di disobbedienza, blitz, dibattiti, incontri, con tutte le difficoltà di un fase complessa: darsi nuovi linguaggi e nuove pratiche. In una fase molto diversa dal ciclo di movimento che si apriva a Seattle con la moltitudine che disobbediva nella “no demostration area” della città della Microsoft e della Boeing. 

L'attenzione ora è focalizzata sul clima, quello di intimidazione e repressione che ha raggiunto livelli di allerta sin dai primissimi giorni del Forum: fermi preventivi, identificazioni, retate durante le manifestazioni e i cortei, fermi “straordinari”, inspiegabili, che ogni giorno portano centinaia e centinaia di persone nelle celle della questura appositamente costruite e preparate dal governo danese per l'evento. E mentre in queste ore si decide la sorte di Luca Tornatore, giovane astrofisico impegnato nelle battaglie e nell'analisi della questione climatica, arrestato ieri notte, attivista di spicco della rete italiana SYINC, è stato arrestato anche Tadzio Müller, dell'organizzazione tedesca Feltz. Uno dei portavoce dei Climate Justice Now arrestato al termine della conferenza stampa al Bella Center - la sede ufficiale del Cop 15 -  dopo aver presentato la mobilitazione di mercoledì 16 dicembre che si svolgerà nei pressi del centro conferenze a cui aderiranno alcuni delegati internazionali che partecipano al vertice ufficiale.


Di tutto questo abbiamo parlato nella puntata di oggi insieme alla rete SYINC (see you in Copenhagen)

domenica 6 dicembre 2009

Reddito e diritti


Dalle mobilitazioni dei precari di Castorama-LeroyMerlin alla campagna "Yes, we cash!" passando dalla rioccupazione di Bartleby in via Capo di Lucca 30 a Bologna.

Esempi di autorganizzazione di una generazione irrapresentabile che pratica nuovi percorsi di lotta. Reclamando reddito e diritti.

Ne abbiamo parlato con
Francesco Raparelli - Esc Roma
Gianmarco De Pieri - Tpo Bologna
Bartelby, Promotori della campagna Yes We Cash, Precari di Castorama

giovedì 19 novembre 2009

Cultura a Bologna

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A Bologna nel primo semestre del 2009 l'offerta di cultura - teatro, mostre, e concerti - è aumentata del 12,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. Ed è aumentato anche il pubblico: in misura sensibile, di oltre il 18 per cento. Questi i dati di un recente sondaggio svolto da Stage Up per Legacoop che è stato presentato nelle scorse settimane. La scena bolognese è da sempre molto ricca ma ha sempre faticato ad essere riconosciuta dalla città e ad uscire dalla dimensione cittadina. 

E mentre gli amministratori si interrogano su come rendere la città appetibile verso nuovi modelli di sviluppo turistico manca un vero progetto di valorizzazione e messa in rete delle esperienze di produzione artistica. Dall'università al teatro comunale, dagli operatori culturali agli artisti. Quali prospettive per la nostra città?

Ne abbiamo parlato con:
Alberto Ronchi
- Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna
Stefano Tassinari
- scrittore, drammaturgo e sceneggiatore
Wu Ming 2
- scrittore
Francesca Parisini
- giornalista di Repubblica Bologna
Musicisti Teatro Comunale - Bartleby - Sottosuono Lab Tpo


giovedì 12 novembre 2009

Giustizia e carcere. Il caso di Stefano Cucchi

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"C'è un virus che striscia tra le forze dell'ordine di questo paese e le forze politiche in alcuni casi lo legittimano"
A parlare l'autore del libro Acab, Carlo Bonini, il giornalista e scrittore è uno degli ospiti con cui questa settimana commentiamo la situazione nelle carceri e le violenze delle forze dell'ordine a partire dalla vicenda di Stefano Cucchi.

In Italia ci sono una serie di episodi legati all'abuso di potere da parte della divisa. Tra iconografie del nemico, pestaggi, omicidi impuniti o quasi, fuori e dentro il carcere, proviamo a fare un'analisi di quello che sta succedendo da anni in Italia, dove troppo spesso le forze dell'ordine si sentono legittimate ad usare la violenza e molti giovanissimi finiscono per morire di morte violenta per strada o nelle strutture carcerarie, che vivono in questo periodo lo stato di maggior degrado degli ultimi 50 anni.

Ne abbiamo parlato con:
Carlo Bonini - Giornalista di Repubblica, autore del libro Acab
Fabio Anselmo - Avvocato della famiglia Cucchi e Aldrovandi
Marco Rigamo - Trasmissione "Liberi Tutti" - dedicata alle problematiche della detenzione - Radio Sherwood,
Desi Bruno - Avvocato garante dei diritti dei detenuti, Bologna
Elia de Caro - Avvocato, osservatore sulle condizioni di detenzione nelle carceri per l'associazione Antigone
Francesco Morelli – Curatore del dossier “Morire di carcere” del centro studi "Ristretti Orizzonti"

giovedì 5 novembre 2009

Reddito o lavoro?

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In Italia la crisi economica s'innesta su di un mercato del lavoro che negli anni è profondamente cambiato. L'aumento disarmante della disoccupazione, l'inadeguatezza dei sistemi di ammortizzazione sociale, il precariato dilagante. E tra chi perde il posto di lavoro, tra chi non si vede rinnovare il contratto è fondamentale rimettere al centro la questione del reddito.

In questo ultimo anno due Regioni - Campania e Lazio - hanno approvato una legge che per la prima volta introduce il diritto al reddito di base. Quali benefici potrebbe portare questo approccio nello scenario che stiamo vivendo? Qual è la sostenibilità di questo sistema? E quali le resistenze nel mondo politico e sindacale sulla sua introduzione?

Ne abbiamo parlato con:
Prof. Luciano Gallino - sociologo, scrittore e docente di sociologia
Andrea Fumagalli - docente di economia all'Università di Pavia, vicepresidente del BIN-Italia Network
Cristina Morini - giornalista (Posse, Infoxoa, DeriveApprodi), scrittrice, BIN-Italia network
Alberto De Nicola - Uninomade, Esc Roma

giovedì 29 ottobre 2009

Cop 15 e cambiamenti climatici

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C'è molta aspettativa sul Cop 15, la 15esima Conferenza della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre 2009. Il vertice dovrebbe definire una nuova politica globale che che sostituirebbe l'irrealizzato e carente Protocollo di Kyoto. Ma in molti parlano già di una battaglia diplomatica senza precedenti. Cosa aspettarci da questo vertice Onu? La battaglia sul clima è un grande terreno di critica ai poteri globali. Come si stanno organizzando i movimenti e le reti mondiali per questo importante appuntamento?

Abbiamo cercato di dare alcune risposte e di fare alcune riflessioni verso Copenaghen insieme a:
Tannie Nyboe - Justice Climate Action Copenhagen
Francesco Tedesco - Responsabile Energia Greenpeace Italia
Beppe Caccia - Uninomade
Gianmarco de Pieri - Tpo Bologna