giovedì 18 febbraio 2010

La scuola nell'Era Gelmini

 
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Dopo i tagli alle scuole primarie, la riduzione del tempo scolastico, la contestata riforma per il maestro unico e le grandi mobilitazioni che hanno portato in piazza centinaia di migliaia di studenti, insegnanti e genitori, la scuola continua ad essere sotto attacco. Nel 2010 diventerà ancora più difficile nominare i supplenti e provvedere alle spese di funzionamento (dalla carta igienica e detersivi per le pulizie). Migliaia di insegnanti perderanno il posto di lavoro, i contratti precari che non verranno rinnovati. E la ministra Maria Stella Gelmini ha annunciato anche la riforma delle scuole superiori e scoppia la protesta in tutta Italia.

A Bologna la settimana scorsa molti istituti sono stati occupati dagli studenti, il Coordinamento dei Precari della Scuola ha messo in campo diverse mobilitazioni. Venerdì 19 febbraio si terrà una mobilitazione cittadina indetta dal Coordinamento degli Studenti Medi di Bologna, mentre sabato 20 a riprendere le iniziative saranno i genitori e gli insegnanti dell'Assemblea delle Scuole di Bologna.

Ma cosa sta diventando in Italia la scuola pubblica? Quali i problemi che quotidianamente devono affrontare insegnanti e studenti? Come ci si sta organizzando per risolvere la questione della carenza di risorse? Quale futuro per la scuola italiana?

Ne parleremo con:

Franco Tinarelli
- Coordinamento dei Presidenti dei Consigli di Circolo/Istituto di Bologna e Provincia
Matteo Vescovi - Coordinamento dei Precari della Scuola di Bologna
Orazio Sturniolo - Insegnate del Liceo Scientifico Copernico di Bologna 
Assemblea dei genitori e degli insegnanti di Bologna e Provincia
E in studio con noi alcuni studenti del Coordinamento dei Collettivi degli studenti medi di Bologna


giovedì 11 febbraio 2010

Sguardi sulle Migrazioni


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In Italia si sta costruendo la mobilitazione del 1 marzo "24 H" senza di noi. Una giornata che riporta al centro la questione delle migrazioni in Italia in un momento dove le nostre città sono sempre più pervase da episodi di razzismo. Un appuntamento che ha preso forza dopo i fatti di Rosarno, che hanno sottolineato per l'ennesima volta la drammaticità delle condizioni di vita dei cittadini migranti nel nostro paese. La nazione del pacchetto sicurezza, del reato di clandestinità, dei respingimenti in mare, ma anche del permesso di soggiorno a punti e del tetto 30 per centro di stranieri nelle classi scolastiche.

Come si ricolloca il fenomeno delle migrazioni dentro questo quadro legislativo italiano ed europeo? Come si rideclinano questi aspetti dentro la crisi mondiale? Il pachetto sicurezza cambia le città, crea frontiere nei luoghi pubblici e diffonde l'equazione migrante = delinquente, genera nuove forme di razzismo diffuse. Come ripensiamo città veramente meticce? Come costruire nuove forme di partecipazione e mobilitazione su questo? Quale futuro per le cosidette seconde generazioni?

Ne parliamo con:
Sandro Mezzadra, docente di Storia delle dottrine politiche Università di Bologna
Massimo Cannarella, Università di Genova, progetto Tresegy
Anna Curcio, ricercatrice in Sociologia, Duke Univeristy, Università La Sapienza
Nicola Grigion, Progetto Meltin' Pot Europa
Neva Cocchi, Associazione Ya Basta
Francesca Piconi, Cooperativa Csapsa Bologna
Sun Wen Long, rete ToghethER-Associna
Francesca Marazzini, scuola Aprimondo Rete delle scuole d'Italiano di Bologna
Chiara Bodini, medico, associazione Sokos

giovedì 4 febbraio 2010

Crisi della sinistra tra moralismo e partecipazione

Ascolta la puntata:


A Bologna stiamo assistendo a un altro caso di uomo politico di sinistra che si dimette in seguito a vicende personali. E dopo il caso Marrazzo, risoltosi con dimissioni e ritiro in convento, la sinistra perde pezzi nei territori e il sistema di rappresentanza palesa sempre di più i suoi limiti.

Assistiamo a vicende personali che poco hanno a che fare con il continuo richiamo a valori familiari, di decoro, di sessualità ricondotta alla coppia etero e al matrimonio che guidano la mano di quegli stessi uomini al governo. 
Un nodo che coinvolge uomini di potere, sessualità e donne, e tutto viene ricondotto esclusivamente a un moralismo privato che sembra sempre più sostituire il vuoto dell'etica pubblica.

Questione morale, questione sessuale e crisi della rappresentanza si mescolano, ma mentre a sinistra riempiono vuoti politici e l'opposizione dipietrista propone un giustizialismo tout -court anti casta, le destre (soprattutto la Lega Nord) si radicano nei territori e strizzano l'occhio alla retorica maschilista dell'uomo "con le palle" seduttore per natura.

Come si può ripensare il privato e il pubblico? Cosa succede quando all'etica pubblica si sostituisce la morale privata? E quando questi meccanismi si innestano sulla crisi della rappresentanza? E ancora, quali sono le nuove forme della partecipazione e come i movimenti possono incidere su queste?

Ne abbiamo parlato con:
Chiara Saraceno – sociologa, docente alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino.
Marco Bascetta – direttore di Manifesto Libri
Augusto Illuminati - Docente di storia della filosofia politica ddell'Università di Urbino - Uninomade
Francesco Raparelli – atelier Esc Roma, UniNomade
Gianmarco De Pieri – Tpo Bologna, UniNomade